7.4.2.3 Diritto di messa a disposizione

Ai sensi dell’art. 10 cpv. 2 lett. c LDA, l’autore ha il diritto esclusivo di «recitare, rappresentare o eseguire l’opera, direttamente o mediante un procedimento qualsiasi, come pure farla vedere o udire altrove oppure metterla a disposizione in modo tale che chiunque possa accedervi dal luogo e nel momento di sua scelta». L’autore ha quindi il diritto di decidere in quale misura la sua opera sarà comunicata a terzi.

I social media sono strettamente legati al diritto di messa a disposizione. Tale diritto riguarda «qualsiasi atto con cui un’opera può essere resa fruibile, su richiesta dell’utente, mediante reti di telecomunicazione, direttamente o indirettamente mediante memorizzazione per scopi di consultazione» (Cherpillod I. in: de Werra/Guilliéron (ed.), CoRo, Propriété intellectuelle, pag. 88).

Di conseguenza, l’utente di un’opera che la pubblica su una rete sociale viola il diritto di messa a disposizione non appena gli altri utenti possono richiamare l’opera in questione da una banca dati nel momento che preferiscono (Cherpillod I. in: de Werra/Guilliéron (ed.), CoRo, Propriété intellectuelle, pag. 88).

 

Il 1 aprile 2020 entrerà in vigore la nuova Legge svizzera sul diritto d’autore (LDA) che apporterà qualche modifica. Ci adopereremo perché l’aggiornamento di questa pagina avvenga al più presto.

BUONO A SAPERSI

FAQ

7.4.2.3-4 Vorrei ritwittare un contenuto, si tratta di una messa a disposizione?

Dipende tutto dal contenuto in questione: alcuni tweet non si possono considerare opere ai sensi della LDA. Infatti è difficile stabilire se il contenuto di un tweet della lunghezza massima di 140 caratteri possieda o meno la caratteristica dell’originalità. In ogni caso, è consigliabile agire con prudenza. Molti tweet o parti di tweet possono essere classificati come opere, soprattutto quando contengono file GIF, fotografie o video. Ritwittandoli, li si mettono a disposizione.

Vorrei creare un gruppo WhatsApp per i miei studenti per semplificare la trasmissione dei documenti. Si tratterebbe di una messa disposizione?

Sì, inviando un’opera tramite WhatsApp la si rende fruibile agli studenti, e ciò equivale a una messa a disposizione. Quando l’opera viene copiata sul dispositivo del destinatario, viene effettuata una riproduzione. Questa riproduzione, in ogni caso, sarà autorizzata perché rientrante in un contesto di uso privato. Inoltre, a questo tipo di messa a disposizione si può applicare l’eccezione a scopi didattici.