2.2.8. Siti web, homepage, pagine web e simili

Per valutare l’eventuale protezione ai sensi del diritto d’autore di un sito web occorre, prima di tutto, chiarire che cosa s’intende per «sito web»: per «sito web s’intende, in genere, un sito interattivo con un dominio proprio nel World Wide Web (WWW).

Un sito web può essere protetto dal diritto d’autore in quanto collezione (art. 4 LDA) se si riscontra originalità nella scelta e nella disposizione delle pagine web che contiene. Per questo motivo è probabile che le pagine web siano protette dal diritto d’autore se i loro contenuti soddisfano i requisiti di cui all’art. 2 cpv. 1 LDA (creazione dell’ingegno dal carattere originale).

TENERE PRESENTE

Internet non è uno spazio fuorilegge – diffide.

Quando si creano delle pagine web c’è la grande tentazione di servirsi liberamente di immagini, file audio ecc. disponibili in rete. Occorre fare grande attenzione perché Internet non è uno spazio non coperto dalla giurisprudenza! Solo perché in Internet si possono trovare e utilizzare fotografie e brani musicali con grande rapidità e facilità non significa che queste opere non siano protette dal diritto d’autore. È sempre consigliabile presumere che sussista una protezione ai sensi del diritto d’autore se non si è in grado di escludere con certezza che un’ immagine o un brano musicale siano protetti. L’utilizzazione di opere protette in Internet ha dato vita a un vero e proprio ramo commerciale indipendente, quello delle diffide da parte degli avvocati. Numerosi studi legali, in particolare tedeschi, si sono specializzati nella ricerca in Internet di eventuali utilizzazioni di fotografie e altre opere in condizioni di violazione del diritto d’autore. Ai sensi della Legge tedesca sul diritto d’autore (art. 97a UrhG), chiunque sia stato leso da un’utilizzazione dell’opera illecita deve inviare una «diffida» a chi ha commesso la violazione prima di avviare un procedimento giuridico di prevenzione. Con tale diffida, la parte lesa invita la controparte a sospendere la violazione del diritto d’autore e a versare un determinato importo a titolo di risarcimento delle spese legali. Anche persone domiciliate in Svizzera ricevono sempre più spesso diffide di questo tipo da avvocati tedeschi. E per quanto la Legge svizzera sul diritto d’autore non preveda una diffida formale analoga a quella tedesca sono sempre più numerosi anche gli avvocati svizzeri che utilizzano lo strumento della diffida per invitare il presunto violatore a sospendere l’utilizzazione dell’opera e a versare un importo monetario a titolo di compensazione del danno arrecato. Le diffide andrebbero prese sempre sul serio ma è consigliabile chiedere consiglio a un giurista o a un avvocato prima di dare seguito alle loro richieste.

BUONO A SAPERSI

Collegamenti a contenuti altrui – violazione di diritti d’autore?

Senza collegamenti ipertestuali, Internet non avrebbe senso di esistere. Dal punto di vista del diritto d’autore, se si crea un collegamento a contenuti altrui sorge, tuttavia, subito l’interrogativo dell’eventuale violazione del diritto d’autore dell’altra parte – e, in particolare, occorre domandarsi se si stanno rendendo accessibili contenuti altrui in modo illecito.

I collegamenti ipertestuali si possono distinguere tra quelli visibili e quelli non riconoscibili come tali. Tra quelli visibili ci sono i «surface link» che rimandano alla pagina iniziale di un sito web e i «deep link» che rimandano a una sottopagina (pagina web) di un sito web. Chi crea un link di questo tipo rende evidente che il rimando riguarda contenuti altrui: in altre parole, chi clicca su questi collegamenti capisce chiaramente che rinviano a un altro sito web o a un’altra pagina web. Dal punto di vista del diritto d’autore, un surface link o un deep link solitamente non rappresentano una violazione. La questione è più delicata nei casi di «embedding» o «incorporazione di contenuti», ossia quando un collegamento non rimanda palesemente a un sito web o una pagina web altrui ma il contenuto cui si rinvia viene rappresentato come elemento della pagina web di partenza. Si può trattare di «inline link» (detti anche «embedded link») che rimandano a un dato file di una pagina web altrui e il cui contenuto appare sullo schermo dell’utente come se fosse integrato nella pagina web di partenza. Vi è poi il caso del «framing», nel quale la pagina web viene suddivisa in diverse finestre o sezioni (frame) che visualizzano direttamente diversi siti web o pagine web, sia propri sia altrui. I contenuti altrui possono così essere visualizzati direttamente, senza che l’utente debba lasciare la pagina web di partenza. In altre parole, si dà l’impressione che i contenuti incorporati siano propri. Manca il riferimento al sito web altrui. La situazione è simile alla citazione senza indicazione della fonte (art. 25 LDA) o al plagio – e viola probabilmente i diritti d’autore dei titolari dei diritti dei contenuti web incorporati. Tuttavia, la questione non è ancora stata risolta definitivamente in Svizzera.

FAQ

2.2.8-2 È possibile integrare sul proprio sito web o su una pagina di social network un video YouTube altrui sotto forma di collegamento in un «frame» (quindi non un semplice rimando alla pagina di YouTube ma la visualizzazione del video intero)?

La questione non è ancora stata risolta definitivamente in Svizzera e quindi bisogna presumere che un link di «framing» non sia ammesso senza il consenso degli autori o dei titolari dei diritti. ell’Unione europea, invece, la pratica è ammessa a determinate condizioni (CGUE, decisione del 21.10.2014, rif. C-348/13). A tale riguardo è possibile argomentare che un utente di YouTube (titolare del diritto d’autore) solitamente carichi il suo video sul portale YouTube perché desidera metterlo liberamente a disposizione del pubblico. Se una terza persona rende poi accessibile lo stesso video di YouTube su un altro sito web o su una pagina di social network, potrà essere visualizzato da un pubblico diverso, per così dire più ampio. e tale opera è liberamente accessibile su YouTube è lecito presumere che il titolare del diritto d’autore abbia immaginato una riproduzione del suo video per un pubblico formato da tutti gli utenti di Internet.