Protezione ai sensi del diritto d’autore dei metadati

BUONO A SAPERSI

Quando si parla di protezione ai sensi del diritto d’autore, si pensa innanzitutto a libri, immagini e opere d’arte. Nelle biblioteche, nei musei, negli archivi, nelle gallerie ma anche nelle banche dati, nelle librerie, nei negozi di opere d’arte e ovunque si raccolgano, conservino, rendano accessibili o distribuiscano opere vi è la necessità di raccogliere informazioni sulle opere stesse per identificarle, descriverle e classificarle (ad esempio nei cataloghi delle biblioteche o dei musei). Tali dati vengono denominati «metadati». L’esempio più noto è rappresentato dai dati bibliografici di un libro, ossia quelli necessari per descrivere un libro o un riferimento letterario (ad esempio autore, titolo, anno di pubblicazione, codice ISBN, edizione).

L’idea che, in determinate circostanze, anche i metadati possano essere protetti dal diritto d’autore non è immediata perché, a prima vista, si tratta di semplici descrizioni, numeri e dati. Ciononostante occorre prestare attenzione: anche i metadati possono essere protetti dal diritto d’autore. Nel singolo caso può essere difficile valutare la situazione. Secondo la definizione di opera fornita dal diritto d’autore (art. 2 cpv. 1 LDA) bisogna valutare se l’informazione in questione possa essere ritenuta una prestazione creativa dal carattere originale.

Solitamente non lo è se si tratta di:

  • Titoli di libri od opere (nella maggior parte dei casi, un titolo in sé e per sé, separato dall’opera che contraddistingue, non è protetto dal diritto d’autore perché la combinazione di parole non presenta il carattere dell’originalità)
  • Elenchi e registri (ad esempio la bibliografia o l’indice delle abbreviazioni)
  • Descrizioni puramente formali senza contenuto creativo (ad esempio la denominazione di un’immagine)
  • Parole o termini consueti o standardizzati (ad esempio codici ISBN)
  • Date, edizione, anno di pubblicazione

La protezione ai sensi del diritto d’autore può essere riscontrata in caso di:

  • Sintesi e riassunti brevi se, considerati in quanto tali, costituiscono prestazioni creative dal carattere originale
  • Recensioni e analisi dei contenuti
  • Indici di opere scientifiche se sono espressione di una prestazione creativa dal carattere originale
  • Dati biografici di artisti, autori ecc. se vengono predisposti e presentati in modo creativo (ad esempio come testo breve) e non sono di dominio pubblico oppure presentati secondo schemi consueti (ad esempio in ordine cronologico)

Da evidenziare: gli esempi riportati vogliono soltanto facilitare la comprensione. Nel singolo caso potrebbero essere protetti metadati che qui indichiamo come privi di protezione e viceversa. Ciò che è determinante, in definitiva, è se si tratta o meno di prestazione creativa od originale. Ulteriori esempi illustrativi si possono trovare nel saggio di Paul Klimpel «Eigentum an Metadaten» (in: Handbuch Kulturportale, Online-Angebote aus Kultur und Wissenschaft, Berlino/Boston 2015).